REGOLAMENTO EUROPEO SULLE SUCCESSIONI


Il 4 luglio del 2012 il legislatore dell’Unione europea ha approvato il Regolamento (UE) n. 650/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni e all’accettazione e all’esecuzione degli atti pubblici in materia di successioni e alla creazione di un certificato successorio europeo (di seguito, più brevemente: il Regolamento europeo sulle successioni). Il Regolamento è il frutto di un lavoro preparatorio pluriennale a cui la Presidenza ungherese del 2011 ha partecipato attivamente. Con la sua entrata in vigore nella seconda metà dell’anno 2015 il Regolamento ha rifondato le regole in materia di successioni transfrontaliere.

Quali sono le ragioni della creazione del Regolamento europeo sulle successioni?

A causa della globalizzazione, della libertà di stabilimento e della libera circolazione dei lavoratori i cittadini europei si trasferiscono e risiedono sempre di più in diversi Stati membri dell’Ue ove aprono conti correnti, acquistano immobili o altri beni patrimoniali. Di conseguenza sia in Ungheria che negli altri Stati membri europei emergono sempre più casi nell’ambito delle successioni internazionali nei quali il defunto ha avuto la proprietà di beni sia nella suo Paese di origine che in altri Stati. La ragione della creazione del regolamento è di evitare che le persone interessate alle successioni internazionali, soprattutto gli eredi del defunto, debbano avviare il procedimento di successione in ogni Stato membro dell’Ue in cui si trovano beni appartenenti all’eredità del defunto. Grazie al Regolamento lo stato giuridico dei beni dell’eredità ovunque reperiti viene giudicato in un unico procedimento e le decisioni oppure gli atti relativi alla successione vengono riconosciuti negli altri Stati membri dell’Ue in cui si trovano i beni del patrimonio del defunto.

Il diritto di successione è ormai uguale in tutta l’Europa?

No. Il Regolamento europeo sulle successioni non “sovrascrive” e non abroga le regole di successione disciplinate dai Codici Civili o da altre norme nazionali degli Stati membri dell’Ue. L’ordine del diritto di successione, p.es. chi eredita e in che percentuale, quali sono i requisiti della forma e del contenuto del testamento, a chi spetta la quota di legittima ecc., viene disciplinato sempre a livello nazionale; in Ungheria dal nuovo Codice Civile recentemente entrato in vigore.

Che cosa fa il Regolamento europeo sulle successioni?

Il Regolamento stabilisce le tre regole principali delle successioni transfrontaliere. Da una parte le regole della competenza giurisdizionale che determinano lo Stato membro dell’Ue in cui deve essere svolto il procedimento di successione ovvero lo Stato membro dell’Ue il cui organo giurisdizionale sarà competente per lo svolgimento del procedimento. L’altra regola importante è quella della legge applicabile: le regole uniformi del Regolamento determinano lo Stato membro dell’Ue le cui norme sulla successione vanno applicate all’eredità del patrimonio del defunto. Il Regolamento stabilisce inoltre „la libera circolazione”, ossia il riconoscimento reciproco delle decisioni pronunciate dai tribunali, dai notai o dagli altri organi degli Stati membri dell’Ue nell’ambito delle successioni (p.es. delle decisioni in cui il notaio trasferisce i beni dell’eredità agli eredi).

Da cosa dipende quale legge di successione si debba applicare e dove si svolge il procedimento di successione?

Sia la legge applicabile che, in termine tecnico, la competenza degli organi giurisdizionali e delle altre autorità saranno completamente determinate dalla residenza abituale del defunto al momento della morte indipendentemente dalla sua cittadinanza. La legge applicabile alla successione sarà la legge di quello Stato in cui il defunto aveva la residenza abituale al momento della morte che può essere la legge sia di uno Stato membro dell’Unione europea che di un Paese terzo. Se lo Stato membro in cui il defunto ha avuto la residenza abituale al momento della morte è uno Stato membro dell’Ue, per il procedimento di successione saranno competenti gli organi giurisdizionali, i notai oppure le altre autorità di tale Paese.

Dove è la residenza abituale?

La residenza abituale del defunto al momento della morte è il luogo dove costituiva il centro dei suoi interessi immediatamente prima della morte. Le autorità che si occupano della successione devono precisare in modo attento e diligente lo Stato in cui si trova la residenza abituale del defunto. Per questo devono considerare le circostanze della vita del defunto al momento della morte soprattutto tutti gli elementi fattuali pertinenti, in particolare la durata, la regolarità nonché le ragioni del soggiorno di esso nello Stato interessato. La residenza abituale dovrebbe rivelata un collegamento stretto e stabile con lo Stato interessato. Si deve evidenziare che il domicilio ufficialmente registrato al momento della morte non deve essere automaticamente considerato la residenza abituale del defunto.

Così il procedimento di successione di un defunto ungherese potrebbe essere svolto in un altro Stato anche se il patrimonio della sua eredità si trova in Ungheria?

Sì, può succedere. P.es.: Un cittadino ungherese si stabilisce in Austria; ci vive e ci lavora per anni e lì è la sua residenza abituale fino alla morte. In questo caso il procedimento di successione si svolge davanti all’organo giurisdizionale austriaco e si applica al procedimento il diritto di successione austriaco. L’organo giurisdizionale austriaco trasferisce agli eredi anche i beni, immobili conti correnti, ecc., situati in Ungheria. E viceversa: il notaio ungherese potrebbe trasferire i beni ereditari situati all’estero di un defunto straniero qualora la residenza abituale di esso fosse in Ungheria al momento della morte.

All’eredità dei beni immobili si deve applicare il diritto di successione di quello Stato in cui si trovano gli immobili e si svolge anche il procedimento di successione?

No. Per quanto riguarda la legge applicabile o la competenza giurisdizionale il Regolamento europeo sulle successioni considera unitario l’intero patrimonio del defunto. L’ubicazione dei beni dell’eredità, neppure se si tratta di beni immobili, non rileva quando si deve determinare la legge applicabile o la competenza giurisdizionale. P.es. una casa acquistata al mare di Spagna da un cittadino ungherese sarebbe trasferita agli eredi da un notaio ungherese nell’ambito di un procedimento di successione ungherese applicando le norme del Codice Civile ungherese qualora la residenza abituale del defunto fosse in Ungheria al momento della morte.

Si può scegliere la legge applicabile?

Sì, ma a certe condizioni. Se una persona vuole disporre in anticipo del suo patrimonio e redige un testamento, ai sensi del Regolamento europeo sulle successioni, può stabilire che la legge applicabile sarà quella del suo Paese di origine. In questo caso la legge applicabile alla sua successione sarà la legge del suo Paese di origine e non quella in cui ha avuto la residenza abituale. Se qualcuno vuole scegliere la legge applicabile alla sua successione lo deve dichiarare chiaramente e espressamente nel suo testamento (P.es. „Dispongo che alla mia successione sia applicabile la legge di quello Stato di cui sono cittadino, ovvero la legge ungherese.”) Una persona con più di una cittadinanza può scegliere la legge di uno qualsiasi degli Stati di cui ha la cittadinanza. Si deve evidenziare però che la scelta della legge applicabile viene considerata se il defunto è deceduto alla data del o dopo il 17 agosto 2015 (da quando si applica il Regolamento europeo sulle successioni).

A partire da quando si applica il Regolamento?

Si applica soltanto alla successione delle persone decedute alla data del o dopo il 17 agosto 2015.

Che cosa devo fare se uno dei miei parenti (che vive in Ungheria) decede dopo il 17 agosto ed eredito io i suoi beni p.es. un conto corrente in Austria oppure un immobile in Croazia?

Se la residenza abituale del defunto al momento della morte è in Ungheria, il procedimento di successione viene svolto dal notaio ungherese che applica al procedimento le norme di successione del Codice Civile ungherese. In tal caso, gli eredi possono chiedere al notaio il rilascio del certificato successorio europeo. Il certificato successorio europeo è istituito dal Regolamento europeo sulle successioni. Il certificato sarà un atto pubblico rilasciato in un modello uniforme e avendo pubblica fede sarà adatto a dimostrare la qualità di eredi (oppure i propri diritti riguardanti il patrimonio dell’eredità) in tutti gli Stati membri dell’Ue.

Il Regolamento europeo sulle successioni viene applicato in tutti i 28 Stati membri dell’Unione europea?

La Danimarca, il Regno Unito (Gran Bretagna, Irlanda del Nord) e l’Irlanda non sono soggetti all’applicazione del Regolamento, perciò nell’ambito della sua applicazione questi tre Stati membri dell’Ue devono essere considerati come Paesi extracomunitari ovvero Paesi terzi. Per questo motivo le norme stabilite dal Regolamento non vincolano gli organi giurisdizionali e le autorità di questi tre Paesi o non sono obbligati ad accettare le decisioni e i decreti in materia di successione e i certificati successori europei rilasciati negli altri Stati membri.